Domenico Caruzzi, l’ultimo Garibaldino
Domenico Caruzzi nato il 29 novembre 1848 morì il 31 dicembre 1942 a Salt di Povoletto.
Viene ricordato come l’ultimo rappresentante di quelle camicie rosse friulane che con valore, fedeltà, entusiasmo e spirito di sacrificio e di adattamento erano particolarmente cari all’Eroe dei due mondi.
Il Caruzzi a soli 18 anni combatteva a Bezzecca e nel 1867 a Mentana e a Monterotondo. Sciolta la legione garibaldina e svincolato dall’obbligo di fedeltà al Condottiero, passò nell’Esercito Nazionale e con esso vendicò Mentana entrando nella Città Eterna per la breccia di Porta Pia.
Rientrato a casa visse povero e appartato prima a Udine e quindi a Salt senza esibizioni di sorta e senza nulla chiedere agli Enti della Pubblica Assistenza nemmeno negli anni della tarda vecchiaia. Si limitava nelle feste nazionali a far atto di presenza alla cerimonia con la sua camicia rossa e con il suo tintinnante medagliere e non mancava una volta, cascasse il mondo.
Tutto questo è solo uno stralcio di quanto riportato sul giornale “il Popolo del Friuli” in data 31 gennaio1943 a ricordo della figura di Domenico Caruzzi intitolato L’ultimo Garibaldino a firma di Emilio Sartoretti.